Pochi ingredienti per questa frolla friabile e leggera, impastata con materie prime di ottima qualità: farina 00, latte intero, burro, uova, zucchero, un pizzico di sale e scorza di limone. Semplice, no?
Chi ha provato a stendere una frolla in casa sa che, nella sua semplicità, sa essere tremenda: va lavorata poco, ci vogliono pazienza e velocità al tempo stesso. Se gli ingredienti sono pochi, la differenza la fanno qualità e dosi.
Tasto dolente: dal 1933 in tanti si interrogano su quali siano esattamente quelle delle ciambelline de.co. di Lugagnano! Ed è divertente cercare di indovinare per provare a rifarle a casa, ma non vogliamo illuderti: sarà il forno, sarà l’esperienza, non potranno mai essere così buone come quelle originali.
Non ti resta quindi che acquistarle sul posto. Le trovi al forno che dal 1933 detiene la ricetta, il panificio Frati, proprio di fronte al Municipio, oppure puoi fare scorta alla festa delle ciambelline de.co. che si svolge a Lugagnano nella seconda domenica di maggio. Consulta il nostro calendario eventi per conoscere date e programma!
Domanda delle domande: qual è il segreto della loro bontà?
“Un segreto è un segreto… quello che possiamo dire è che lavoriamo sempre con ingredienti di prima qualità, uova e limoni bio, burro non meno che ottimo e freddissimo. Stanno in forno 10-12 minuti, e le curiamo a vista come neonati! Poi le imbustiamo per mantenerne la fragranza: la scadenza è di 3 mesi, ma qui durano al massimo una settimana. Sono così buone anche perché sono sempre fresche: le produciamo due volte alla settimana, anche tre. Sapete che ci sono persone che vengono da lontano apposta per comprarle? Ci dicono che sono uniche.”
A parlare è Michela del panificio Frati che le produce.
“Qui al panificio siamo arrivati alla terza generazione: dal 2018 siamo bottega storica. A iniziare l’attività negi anni ’50 furono la signora Clara, che ancora oggi sovrintende alle operazioni, e il marito Ubaldo. Impastare, lasciar riposare, formare le ciambelline a mano una ad una, infornare e imbustare: una lavorazione lenta, che ha i suoi tempi, gli stessi da novant’anni a questa parte.”
La ricetta originale è del signor Lombardi, che si formò come panettiere a Fiorenzuola. Inventò nel 1931 “i biscotti della domenica”, con un impasto molto simile a quello attuale ma salato: lo zucchero era costoso, e quelle salate si vendevano bene anche per strada, infilate in lunghe collane. Alla domenica poi Lugagnano era pieno di vita, anche perché si trovava sulla tratta di mezzi pubblici che provenivano da Cremona: il pubblico apprezzava.
“È sempre il signor Lombardi ad avere l’idea di farne una versione dolce. Siamo nel 1933: è questa la ricetta che abbiamo ereditato da lui negli anni ‘50.”
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