Veleia Romana è uno dei più importanti siti archeologici del Nord Italia. In Emilia-Romagna, al confine tra le province di Piacenza e Parma, questo antico insediamento romano offre agli studenti l’occasione per una coinvolgente immersione nella storia antica, esplorando scavi e reperti che parlano di vita quotidiana nell’antica Roma.
Veleia fu fondata nella seconda metà del II sec. a.C., dopo la conquista romana del territorio della tribù dei Ligures Veleiates, da cui prende il nome. Divenne municipium nel I secolo a.C. e fu probabilmente un centro di gestione del territorio appenninico, posto su un asse di collegamento tra la Pianura Padana e la costa ligure.
La sua decadenza cominciò alla fine del III sec. d.c., in un periodo di generale crisi dell’Impero Romano: la città si spopolò e successivamente venne distrutta e ricoperta da frane. Il ritrovamento nel 1747 della Tabula Alimentaria Traianea databile al II sec. d.c., preziosa lastra in bronzo che riporta le proprietà terriere della zona, diede il via a una lunga campagna di scavi e riportò alla luce l’intera città. La Tabula Alimentaria è la più grande iscrizione bronzea romana ad oggi rinvenuta e oggi è conservata nel Museo Archeologico di Parma.
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Il primo sito in cui ci s’imbatte visitando gli scavi è quello delle terme, strutturate nei tre classici ambienti di calidarium, tepidarium e frigidarium, e dotate di spogliatoi separati per uomini e donne. Delle sale termali oggi è possibile osservare il tradizionale sistema di riscaldamento: l’aria calda prodotta in un forno era incanalata sotto al pavimento sostenuto da pilastrini.
A est delle terme sorgeva un grande quartiere residenziale, dove si trova la Domus del Cinghiale, una tradizionale casa urbana strutturata attorno a un cortile centrale detto atrium, su cui affacciavano i cubicula, cioè le stanze da letto e il tablinum, la sala di rappresentanza. Nel quartiere residenziale si trovava il thermopolium, un punto di ristoro dove acquistare cibi e bevande.
Il fulcro della città era il foro monumentale con il lastricato in arenaria, sul quale si affacciavano la basilica a pianta rettangolare, i portici e le tabernae. All’interno della basilica, edificio deputato all’amministrazione della giustizia e alle pubbliche assemblee, è stato ritrovato un gruppo di dodici statue in marmo che rappresentano la famiglia imperiale giulio-claudia; sono conservate al Museo Archeologico Nazionale di Parma.
Nell’area archeologica un piccolo Antiquarium espone alcuni reperti ritrovati durante le campagne di scavo. Oggetti legati alla sfera pubblica come i calchi della Tabula Alimentaria Traianea e della Lex de Gallia Cisalpina (gli originali si trovano al Museo Archeologico Nazionale di Parma), materiale architettonico e oggetti riferibili alla vita privata quotidiana come fibule, anelli e lucerne, nonché corredi funerari di età romana.
Per saperne di più: www.visitaltavaldarda.it/scopri/la-valle/lugagnano-e-veleia-romana/veleia/
Trattandosi di scavi all’aperto, le visite guidate a Veleia si concentrano nel periodo primaverile, ma in realtà l’area archeologica è aperta tutto l’anno. Scorri in basso per consultare gli orari e scoprire la modalità di accesso.
Per l’aderenza ai programmi scolastici, le classi più interessate sono le V elementari e quelle del primo ciclo di scuola superiore.
Visitare scavi archeologici presuppone un po’ di immaginazione e capacità di astrazione: le visite guidate più apprezzate sono quelle che riescono a ricreare attraverso le parole questo mondo scomparso per far “vedere” ai ragazzi come poteva essere la vita in quel periodo.
Le attività didattiche, con il loro approccio esperienziale, sono secondo noi il modo migliore per visitare questo luogo affascinante e aggiungere all’uscita didattica contenuti che rimarranno indelebilmente impressi nella memoria dei ragazzi.
Qui di seguito presentiamo le attività didattiche di cui siamo a conoscenza. Non ha la pretesa di essere un elenco esaustivo: chi volesse segnalare altre attività in essere, può contattarci scrivendo a social@visitaltavaldarda.it.
Uomo ambiente e paesaggio, come convivevano nell’antica Roma? Lezione, visita guidate e laboratorio per capire come i Romani, che vivevano qui tra colline e boschi, facevano fronte alle esigenze della vita quotidiana utilizzando le risorse del territorio, senza trascurare i significati religiosi e mitologici che la natura ha da sempre profondamente ispirato.
Dopo una lezione in classe e un lavoro di gruppo a scuola, la visita guidata al sito archeologico e all’Antiquarium di Veleia porterà i ragazzi a scoprirne i monumenti e la vita quotidiana, ma anche il paesaggio e la natura che la circondava. Al termine, negli spazi dell’aula didattica, realizzeranno un unguento profumato, con olii e materie prime fresche ed essiccate, seguendo le antiche ricette e facendosi guidare dal proprio olfatto.
Per saperne di più: artiepensieri.com/didattica-2/attivita-didattiche/profumo-di-veleia
La visita guidata agli scavi del piccolo municipium ne ripercorre la storia ma si sofferma in particolare sul racconto della vita quotidiana che tra quegli edifici si svolgeva. Quando si andava alle terme? Come ci si vestiva? Come si giocava e dove? In particolare, per rispondere a quest’ultima domanda, verrà insegnato ai ragazzi il tradizionale gioco delle noci. Arrivati alla Casa del Cinghiale – che deve il suo nome a un mosaico oggi perduto – scopriranno come si svolgeva il rito di un matrimonio tradizionale di età repubblicana: ragazzi e ragazze saranno coinvolti in prima persona e chiamati a impersonare sposi, genitori e servi con i loro vestiti tradizionali.
Per saperne di più: www.atlanteguide.com/contatti
Il Parco Archeologico di Veleia Romana è visitabile durante tutto l’anno acquistando un biglietto sul posto. I giorni e gli orari di apertura variano in base al periodo (vedi sotto).
Contatta direttamente l’Antiquarium di Veleia per prenotare l’ingresso e chiedere informazioni in merito alle visite guidate (non sono comprese nel biglietto).
AREA ARCHEOLOGICA DI VELEIA
Strada provinciale, 14 – 29018 Lugagnano Val d’Arda (PC), Loc. Veleia Romana
tel. 0523.807113
Per fare merenda o pranzare, subito fuori dall’area archeologica ci sono grandi tavoli all’aperto posizionati dalla Proloco; all’interno dell’area, è vietato consumare cibi o bevande.
Lunedì: CHIUSO
Martedì – Mercoledì – Giovedì: dalle 9:00 alle 16:30 – ultimo ingresso alle 16:00
Venerdì – Sabato – Domenica e festivi: dalle 11:00 alle 18:30 – ultimo ingresso alle 18:00
Lunedì: CHIUSO
Martedì – Mercoledì – Giovedì: dalle 11:00 alle 18:30 – ultimo ingresso alle 18:00
Venerdì – Sabato – Domenica e festivi: dalle 9:00 alle 16:30 – ultimo ingresso alle 16:00
Chiusura della biglietteria sempre 30′ prima.
Chiuso nei giorni 1 gennaio e 25 dicembre.
Dopo la mattinata a Veleia prosegui la tua gita visitando i dintorni della Alta Val d’Arda, ricchi di storia e bellezze naturali.
A pochi chilometri dal sito arecheologico si trovano i suggestivi e intatti borghi medievali di Castell’Arquato e Vigoleno.
Sempre nel comune di Lugagnano, il Parco Regionale Stirone e Piacenziano offre percorsi naturalistici immersi nel verde per osservare gli imponenti calanchi e la massiccia presenza di fossili, testimonianza della presenza del mare in età pliocenica.
In tema di fossili, alla passeggiata tra i calanchi è da abbinare la visita al Museo Geologico di Castell’Arquato, dove delfini, balenottere e granchi raccontano una storia di milioni di anni fa.
Per chi a scuola affronta il ‘900, immancabile la visita al Museo della Resistenza Piacentina di Sperongia, che possiede una grande raccolta di contenuti multimediali attraverso i quali conoscere storie, voci, immagini, testimonianze di partigiani e partigiane del piacentino.
Scopri l'Alta Val D'Arda attraverso la cucina, l'accoglienza, i prodotti locali e i servizi turistici.