È il caratteristico suono della Silver Flag che ogni anno, a metà giugno circa, porta il fascino senza tempo delle auto d’epoca sulla strada tra Castell’Arquato e Vernasca dove, tra gli anni ‘50 e ‘70, vennero scritte pagine importanti della storia dell’automobilismo italiano.
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La Silver Flag è una storica corsa per auto d’epoca da Castell’Arquato a Vernasca. Non è una gara di velocità né un raduno ma un concorso di restauro e conservazione per auto da competizione: le vetture percorrono per 3 volte il tracciato che da fondovalle sale a Vernasca, sfilando con grinta ed eleganza tra i tornanti delle nostre colline. La strada viene chiusa al traffico per l’occasione: questo permette anche alle auto da corsa non targate, ai prototipi e alle monoposto di uscire da rimesse e musei per tornare a correre sull’asfalto.
La Silver Flag nasce nel 1995 da un’idea di Claudio Casali – oggi presidente del CPAE – e Pietro Silva, o dovremmo dire rinasce: l’obiettivo è infatti quello di riportare in auge i fasti della gara di velocità che si svolgeva su questo stesso tracciato tra il 1953 e il 1972, aggiungendo qualcosa di nuovo e diverso.
“Quando i matti parlano, è meglio dargli ragione” scherza Claudio Casali, riferendosi al fatto che quella che oggi è una delle corse più note e amate del circuito è nata così, quasi per gioco. “Alle prime edizioni partecipavano 15/20 vetture, quest’anno (2024) siamo alla ventottesima Silver Flag e le auto registrate sono circa 200, scelte tra 290 candidature. È una vera sofferenza per noi decidere chi ammettere e chi no, ma la manifestazione ha una capienza che dobbiamo rispettare per ragioni di logistica e di sicurezza.”
“200 auto di alta collezione, dicevamo, moltissime con un passato sportivo. Passeggiando nel paddock si può leggere la storia dell’automobilismo: ci sono vetture che hanno corso Mille Miglia, Targa Florio, 24 Ore di Le Mans, le gare più importanti tra gli anni ‘30 e ‘70.”
Ogni anno la partecipazione è orientata da un tema differente, quello del 2024 è “Grandi Anniversari”. Si parla nello specifico del 110° anniversario della nascita della Maserati – che è main sponsor con Maserati Classiche – e dei 100 anni della Bugatti Type 35, auto iconica per appassionati.
Per saperne di più, clicca qui: www.vernascasilverflag.it/grandi-anniversari.
Le storie di motori sono storie di uomini. Alla Silver Flag partecipano collezionisti e piloti dell’epoca d’oro, campioni che, messa da parte la competizione, tornano a vestire tuta e casco per questa tre giorni di sola bellezza. “Quest’anno ad esempio ci sarà Miki Biasion, un mito dell’automobilismo, due volte campione del mondo rally” precisa Casali.
“Alcuni di loro arrivano dagli Stati Uniti, dal Giappone, dall’Australia; molti equipaggi provengono dall’Inghilterra e dalla Germania,” dice Roberta Ticchi, vulcanica organizzatrice degli eventi collaterali e addetta alla gestione degli sponsor. “La metà dei partecipanti è straniera: se consideriamo circa 200 piloti, accompagnati da parenti o meccanici, ecco che capiamo subito la portata dell’evento: una folla festosa ed elegante, che subito si innamora del nostro territorio.”
Di cosa, in particolare?
“I borghi, i panorami e ovviamente la cucina. Chi partecipa per la prima volta, quando arriva a Castell’Arquato resta semplicemente stupefatto. Alcuni di loro hanno preso parte a diverse edizioni, sanno ormai come muoversi tra ristoranti, trattorie e cantine” sorride Roberta. “Con la registrazione ricevono il pacco gara, che contiene prodotti tipici della Val d’Arda e piacentini, quindi salumi formaggi vini ecc. È molto atteso: una volta completata l’iscrizione, ecco che arriva Lady Silver Flag – così mi chiamano! – con le delizie. Al termine delle giornate di corsa organizziamo una cena a Castell’Arquato e Vernasca: sono eventi davvero speciali, pensati ogni anno con un menù differente, volto ad esaltare la nostra enogastronomia.”
Oltre ad auto e piloti, il terzo protagonista della rassegna è, da sempre, il percorso. Quasi 10 chilometri con caratteristiche differenti tra la prima e la seconda metà. Partendo da Castell’Arquato, la parte iniziale è un lungo rettilineo; dopo una curva di 90 gradi a Lugagnano, la seconda parte è invece tutta in salita, con 34 curve, tornanti e pendenze che arrivano al 10%.
“Il tracciato lascia tutti a bocca aperta, specialmente gli stranieri” dice Casali. “Vernasca e Castell’Arquato in certi ambienti sono conosciuti proprio per la corsa. Anni fa il sindaco di Vernasca, in visita a Londra, fu accolto da un “Vernasca? Silver Flag!”
“L’unicità della Silver Flag è il contesto spettacolare, su strada – e non in pista – chiusa al traffico e sicura” rimarca Ticchi. “Ma è la grande passione di chi partecipa, con il carisma della propria storia personale, con il fascino di questi mezzi straordinari, a farne una manifestazione speciale. Tra noi diciamo che ‘solo chi vede la Silver Flag, capisce la Silver Flag’ ed è proprio così. È un evento unico, da non perdere.”
Dice Roberta Ticchi: “Il 2017 per me è stato un anno memorabile perché sono alfista e la corsa era dedicata proprio all’Alfa Romeo! Un’altra edizione che ricordo con molta emozione è quella del 2018: grazie a uno sponsor, abbiamo avuto la possibilità di sorvolare il percorso in elicottero, per tutta la durata della manifestazione. Vedere il serpentone colorato delle auto dall’alto, tra le colline della mia Castell’Arquato, è stata una felicità che non dimenticherò.”
“Abbiamo avuto nel corso degli anni molte soddisfazioni” dice Claudio Casali. “ASI ogni anno premia gli eventi migliori del calendario: posso dire senza falsa modestia che da 20 anni a questa parte vinciamo la “Manovella d’oro” anche per il valore culturale della nostra corsa. Nel 2005 siamo stati premiati a Londra come International Historic Motorsport Award Speed Event of the Year; per 3 anni consecutivi siamo stati inseriti in short list per il premio inglese Motorsport Event of The Year.”
“Riconoscimenti a parte, i ricordi di questi 28 anni sono tanti ed emozionanti. E non solo per me che organizzo: pensate che, grazie alla corsa, diverse persone hanno deciso di celebrare il proprio matrimonio a Castell’Arquato!”
“A metà degli anni ‘90 l’ACI di Piacenza ci chiede di presenziare a un raduno organizzato dal Jaguar Club Italia con alcune vetture del CPAE” ricorda Casali. “Paolo Resmini, allora presidente ACI, sventola una vecchia bandiera a scacchi all’arrivo dei partecipanti. Lo prendo in giro: ‘Ma cos’è quel relitto di bandiera? Non è più bianca e nera, è così vecchia che ormai è grigia!’. E lui: “Ma sai che questa è la bandiera utilizzata per tutte le Castell’Arquato-Vernasca e che ha visto il battesimo della Ferrari al Circuito di Piacenza? È di seta! Non vedi che sembra d’argento?’. E così quando si tratta di trovare un nome per la nostra manifestazione, mi torna alla mente quell’argento, ma volendo dargli un tono… internazionale, diventa silver.”
Tre le manche in programma: dopo le verifiche tecniche di venerdì, i motori si accendono il sabato, con due salite, una alla mattina e una al pomeriggio; round unico la domenica mattina.
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Tutte le vetture vengono sistemate nei due paddock di Castell’Arquato (Lungo Arda e Piazza Europa). L’ingresso per gli spettatori è libero fino alle 19 di venerdì e sabato e nella mattina di domenica. Venerdì e sabato dalle 19 il paddock chiude fino alle ore 8 della mattina dopo.
La manifestazione è a libero accesso lungo tutto il percorso da Castell’Arquato a Vernasca, tranne nelle aree indicate come pericolose.
I luoghi consigliati:
La “Vernasca Silver Flag” è organizzata da CPAE – Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca, club federato ASI, con la collaborazione dei Comuni di Castell’Arquato, Lugagnano e Vernasca.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti in tempo reale: www.vernascasilverflag.it
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